Librati con Alice
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Chi sono

Ciao, sono Roberto Andreani, la persona dietro Librati con Alice (puoi sbirciare anche il mio blog, ma non troverai molto: cerco di scrivere solo se ho qualcosa da dire!).

Non è facile parlare di sé, neanche se bisogna farlo per la pagina di un sito web, dove si cerca di convincere i visitatori come te, che sì è una persona di valore e magari adatta per instaurare un rapporto o un legame professionale.

Il problema di una presentazione del genere è che si apprendono queste informazioni proprio da chi le presenta. È facile scrivere quello che le persone vogliono sentire o abbellire le proprie capacità, ed è per questo che spesso queste pagine sono piene di liste a mo’ di curriculum, così da mostrare qualcosa di più verosimile.

Se si sceglie la strada più intima però, la cosa difficile diventa decidere quanto far trasparire di sé dal punto di vista emotivo e sentimentale, e quanto da quello professionale.

Per quanto mi riguarda, solitamente mi introduco dicendo che lavoro come professionista nell'ambito della programmazione, del web design, del marketing, della fotografia e della grafica dal lontano 1998, ma qui la cosa importante è un’altra: la scrittura.

Allora credo che debba raccontarti i miei primi passi in questo mondo e poi l'incontro più forte, quello che ha dato vita a questo progetto.

I primi contatti con la scrittura, come succede a tanti, sono stati attraverso i temi a scuola, seguiti dal classico diario dove annotavo la vita di tutti i giorni. Poi una lunga pausa che ho interrotto solo durante l’adolescenza: diventai per un breve periodo un autore amatoriale sotto pseudonimo che scriveva assieme agli amici su una rivista “segreta” (e distribuita in poche fotocopie alle persone che avrebbero potuto apprezzare, per le vie del paese, di notte e di nascosto!). Poi è arrivata l’era di Internet, e mi sono letteralmente perso su un blog dove riversavo tutte le fisime post adolescenziali, dopodiché… fine.

Ho scritto qua e là articoli e testi per i miei siti web e per quelli di qualche cliente, un paio di racconti striminziti, ma niente che avesse a che fare in modo serio con la scrittura. Poi però, un pomeriggio di qualche anno fa…

Era il mio periodo di lettura dei classici. Venivo da una vita fatta quasi esclusivamente di fantascienza, ma negli ultimi anni avevo iniziato ad assaporare altri generi letterari, probabilmente spinto dalla nostalgia per i tempi andati, quelli di quando guardavo i cartoni animati giapponesi. Così ho iniziato a leggere tutti quei classici da cui erano stati tratti quei cartoni.

Quel pomeriggio ero a casa, solo e un po’ malinconico, steso sul divano ad ascoltare musica. Avevo nelle orecchie la colonna sonora di Anne with an "E" (Chiamatemi Anna), e ascoltavo proprio quella perché nello stesso periodo avevo visto la serie TV e finito di leggere Anne of Green Gables (Anna dai capelli rossi) di Lucy Maud Montgomery.

Le immagini che aveva evocato il libro mi si accavallavano nella mente dandomi un senso di tranquillità, serenità e sicurezza. Una miscela prodotta dal quel tipo di malinconia per un luogo lontano sia fisicamente, che nel tempo, di un’epoca dove non eravamo connessi dalla tecnologia, dove se uscivi di casa e dovevi incontrare qualcuno bisognava arrivare in orario e nel punto giusto, sennò non c’era alternativa che girare a zonzo o tornare a casa.

Così venni assalito da una serie di impulsi: il desiderio di rivivere quelle emozioni, il desiderio di condividerle con gli altri e il desiderio di decidere come viverle.

Il richiamo era troppo forte per essere ignorato, così presi il portatile e mi misi a scrivere di getto.

Scrissi due racconti in due giorni. Erano ambientati in un set simile a quello di Anne of Green Gables, cioè una fattoria in un tempo passato, dove però esisteva un elemento fantascientifico: un casco virtuale che permetteva di rivivere i ricordi.

La ragazzina di dodici anni, protagonista del racconto, era esortata dalla madre a "uscire" virtualmente indossando il casco, ma lei no, lei non voleva quella realtà fasulla, lei voleva farlo per davvero. Sporcarsi le mani, essere punta dagli insetti, sentire l’umidità dell’erba sotto i piedi.

Così appena fece buio sgattaiolò fuori casa e corse in mezzo ai campi verde scuro che stavano lì di fronte. Tutto era basato sulle sensazioni tattili, i suoni, i profumi, le emozioni e la gioia di essere lì.

Avevo ritrovato tutto questo e avevo capito una cosa: il mio desiderio più grande era lasciare qualcosa ai posteri, comunicare alle persone giuste quello che avevo dentro e condividere tutto ciò con loro. C’era però una cosa che mi disturbava, ed era l’elemento fantascientifico, e in effetti il racconto diceva proprio questo, che per sentirci liberi, forse era necessario vivere in un mondo senza smartphone, senza un surrogato del contatto fisico. Non basta spegnere i dispositivi, l’era moderna ci fa sentire oppressi anche a telefono spento.

È così che ho (ri)cominciato a scrivere. Mi sono ritrovato a progettare una storia ambientata nell’Inghilterra dell’anno 1900, dove la protagonista, sempre una ragazzina di dodici anni, una volta tornata a casa, veniva a sapere dalla madre che non era la sua vera madre.

Ero tormentato però, non capivo se la mia tecnica era giusta. La scrittura, come mezzo, era troppo malleabile, troppo astratta, fatta di parole senza leggi specifiche (a parte la grammatica). Quindi spinto dalla necessità di fare le cose per bene, mi sono messo a cercare corsi, manuali e quant’altro e sono approdato a Rotte Narrative e Agenzia Duca, che offrivano corsi che erano in linea con il mio desiderio di scrivere in modo da immergere il lettore all'interno del personaggio.

Dopo aver studiato e socializzato con molti altri autori, mi sono reso conto che mi piaceva anche leggere le storie degli altri come beta lettore e che desideravo aiutarli, per quanto le mie capacità fossero ancora limitate. In alcuni vedevo del potenziale enorme e mi sembrava un sacrilegio non incoraggiarli a continuare. Non che io fossi bravo, eh? Però dovevo fare qualcosa, anche solo dirgli che la loro storia meritava di essere scritta.

Così quando c’è stata l’occasione, ho seguito il corso di Rotte Narrative per diventare Editor professionista e da lì in poi mi sono dedicato ad aiutare altri autori con beta letture ed editing.

La connessione con persone che parlavano la mia stessa lingua è stata un’esperienza bellissima, il contatto che abbiamo stretto è servito per cercare di migliorare noi stessi e non solo come scrittori.

E allora mi sono detto: voglio scrivere per vivere e far vivere certe emozioni, ma voglio anche aiutare gli altri ad avere l’opportunità di farlo, magari facendo questo viaggio insieme. E così è nato Librati con Alice, che è prima di tutto una community dove si persegue questo obiettivo e poi una serie di servizi e strumenti che possono semplificare la vita agli scrittori in self.

E adesso, per rivestire le mie competenze di quell'autorità che solo un elenco può trasmettere, ecco la classica e noiosa lista a mo’ di curriculum…

Il mio percorso nella scrittura

Da quando ho deciso di dedicarmi seriamente alla scrittura, ho offerto il mio supporto come editor e beta lettore a oltre un centinaio di autori. Ho scritto un libro ambientato in Inghilterra con protagonista una ragazzina di dodici anni (attualmente in fase di revisione) e una novella romantica che sta partecipando a vari concorsi (e che al momento deve rimanere inedita) [Edit: è uscita il 14 febbraio 2025, eccola su Amazon]. Ora sto lavorando su un libro ambientato in un liceo giapponese, dove la personalità della protagonista è ispirata dai principi della Psicologia Analitica di Jung.

Ho seguito diversi corsi di scrittura, tra cui:

  • "Lo scrittore speciale" di Rotte Narrative (moduli: "Mentalità, editoria e rotta", "Stile e struttura", "Resistenza e stesure");
  • "Scrivere romanzi storici" di Rotte Narrative;
  • "Lo scrittore acclamato" di Rotte Narrative;
  • "Editor Masterclass" di Rotte Narrative;
  • "Corso Base di scrittura creativa e sceneggiatura" di Agenzia Duca;
  • "Corso Avanzato di scrittura creativa" di Agenzia Duca;
  • "Corso Avanzato di sceneggiatura" di Agenzia Duca;

Intelligenza artificiale e scrittura

L'intelligenza artificiale è un'altra delle mie passioni. Essendo un programmatore, ho iniziato a sviluppare applicazioni professionalmente con l'IA non appena sono state disponibili le API di OpenAI per ChatGPT. Nel 2023 ho seguito il corso "Prompt Engineering for ChatGPT" della Vanderbilt University e ho collaborato come consulente per il corso "Scrivere con le I.A." di Rotte Narrative. Nel 2023, sempre con Rotte Narrative, ho scritto tutto lo script per le lezioni del modulo 8 del corso "Scrivere con le I.A.".
Attualmente sto sviluppando strumenti IA come supporto per la scrittura creativa.

Marketing e promozione

Il marketing è parte integrante del mio lavoro fin dall'avvento di Internet in Italia. Ho esperienza nella creazione e nel monitoraggio di campagne pubblicitarie su Meta Ads, Google Ads e Amazon Ads. Oltre alla formazione sul campo e con decine di clienti, ho seguito corsi di formazione specifici come "Instagram strategy" e "Keyword Research Avanzata" di Studio Samo.

Musica e audio

La musica è un'altra delle mie passioni sin da quando avevo 15 anni. Ho lavorato con software come Cakewalk/Sonar e Reaper DAW, componendo e registrando tracce strumentali, suonando basso, chitarra e tastiere. Mi sono dedicato al mastering e alla musica per trailer. Alcuni dei corsi che ho seguito includono:

  • "Toby's Mixing and Mastering";
  • "Audio Mastering: complete guide";
  • "The trailer music course" di Richard Pryn;
  • "Cinematic piano music for film" di Richard Pryn;
  • "Demo to Pro" by Musician on a mission.

Qui qualche brano:

Fotografia e grafica

Il mio primo lavoro è stato nel negozio di fotografia di mio padre, da quando ero ragazzino fino al 2000 circa. Mi sono occupato di riprese e montaggio video, ritocco fotografico, stampa di foto in bianco e nero con ingranditore manuale, stampa di foto a colori con macchine di stampa industriali, prima semiautomatiche, poi automatiche.

Mi occupo di grafica per i clienti dal 1998, utilizzando Photoshop, Lightroom e Affinity. Per l'impaginazione dei libri utilizzo proprio Affinity Publisher.

Alcuni dei corsi che ho seguito recentemente sono:

  • "Book Cover Illustration: Unraveling the Essence of a Story" di Silja Goetz;
  • "Digital Fantasy Portraits with Photoshop" di Karmen Loh;
  • "Adobe Premier Pro CC Masterclass".

Programmazione e web

Dal 1998 mi dedico alla programmazione utilizzando negli anni diversi linguaggi e framework come Perl, ASP, ASP.NET e .NET. Ho sviluppato siti web basati su una tecnologia chiamata DAMA e mi occupo anche di SEO. Alcuni dei corsi che ho seguito includono:

  • "NET Maui course 2022";
  • "PWA Progressive Web Apps";
  • "Full stack apps Angular & ASP Net Core";
  • "Xamarin Forms: native cross-platform apps with C#".

Varie

  • Ho delle conoscenze nell'ambito GDPR e privacy per via di alcuni corsi che ho seguito all'epoca dell'entrata in vigore del GDPR;
  • Ho seguito vari corsi di apprendimento per la lingua Inglese. Non sono propriamente bravo, faccio errori quando scrivo e parlo, e capisco meno il parlato se non è scandito bene, ma comprendo molto bene la lingua scritta;
  • Ultimamente ho iniziato ad approcciarmi alla lingua giapponese. Non in modo professionale, ma per passione e diletto.

Se ti va di fare una chiacchierata o ti interessa il progetto, scrivimi.